Piazza Coperta
La Piazza Coperta, di origini medievali e adibita a mercato, sorge su due livelli a ridosso dell’accesso principale al borgo, segnalato dall’aquila lapidea dei De Ceccano.
La tradizione narra che questa piazza fosse stata costruita anche per ospitare chi era impossibilitato ad accedere al borgo per la chiusura notturna delle porte.

Al livello sottostante, quattro botteghe del XV sec., vennero utilizzate dalla comunità ebraica allora presente, come testimonia il cognome “Maenza” di tipo toponimo.
È utilizzata per incontri e manifestazioni culturali.
Dai finestroni della piazza coperta che si aprono su tutti i lati si godono ampi panorami sulla valle dell’Amaseno e sulla pianura Pontina fino al mare e alle isole Pontine .
Palazzo Pecci
Subito dopo l’ingresso al centro storico, da Porta Maggiore, è situato Palazzo Pecci.
Il palazzo prende il nome dall’omonima famiglia che aveva ampie proprietà nel territorio.
Ristrutturato, è sede Comunale per una parte, la restante è di proprietà privata.
Come testimonia una lapide all’interno dell’abitazione, in questo palazzo ha trascorso alcuni periodi estivi il giovane Gioacchino Pecci, poi diventato Papa Leone XIII, che ha sempre dimostrato un affetto particolare per Maenza.
Chiesa Santa Maria Assunta in Cielo
La Chiesa di Santa Maria Assunta di Maenza, sorge in Piazza del Duomo, accanto al Castello Baronale.

Una lapide datata 1846, posta nel presbiterio dell’attuale chiesa, testimonia il radicale intervento voluto dai cittadini e dal Conte Giovanni Battista Pecci, fortemente sostenuto da Papa Leone XIII.
La facciata principale è caratterizzata da un ampio pronao, formato da quattro colonne con capitello ionico, e da un frontone dentellato (arch. G. Cipolla), entro il quale è posto lo stemma dei Pecci.
La facciata si caratterizza anche per i suoi due campanili gemelli visibili a distanza.
L’interno si presenta a tre navate e nell’abside è collocata la tela dell’Assunzione della Vergine (1874) di V. Pasqualoni e un raro tabernacolo a struttura architettonica (XV-XVI sec.).
ltre opere presenti: la Madonna della Cerasa (1430 ca.) di artista della cerchia di P. Coleberti, proveniente dalla chiesa di San Giacomo, San Leone Magno (1878) di ignoto, San Rocco (1888) di G. Cingolani, San Tommaso d’Aquino (1899) di P. Tadolini, Madonna col Bambino e Angeli Musicanti (copia ottocentesca da un’opera del XV sec. di B. Bonfigli e B. Caporali), donata con le altre opere ottocentesche da Papa Leone XIII.
Piazza Bouffemont
La piazza dedicata alla cittadina francese di Bouffemont, con la quale Maenza è gemellata dal 1991, sorge all’interno del borgo medievale.

La piazza, che ha le caratteristiche di anfiteatro, è utilizzata, di sovente, per eventi culturali e musicali che animano il calendario di appuntamenti nei mesi estivi.
Piazza del Duomo
La Piazza del Duomo è dominata dalla facciata della cattedrale di Santa Maria Assunta in Cielo.

Accanto ad essa si ammira una delle torri del Castello Baronale ai piedi della quale è stato posizionato il monumento dedicato a San Tommaso d’Aquino (G. Iagnocco, 2011), che soggiornò all’interno del maniero dove compì il miracolo delle aringhe.
La piazza rappresenta il luogo ideale da dove intraprendere un tour alla scoperta delle bellezze di questa cittadina in provincia di Latina, ricca di fascino e di storia.
Piazza e Chiesa San Giacomo
È la più antica chiesa di Maenza (originariamente dedicata a S. Maria delle Grazie ed intitolata a San Giacomo, a seguito di specifica richiesta nel suo testamento avanzata da Giacomo I De Ceccano, nel 1363).

Di essa se ne fa menzione già nel secolo XIII ed in parte lo testimoniano le decorazioni superstiti (l’affresco della “Madonna della Cerasa”).
La chiesa presentava in origine un orientamento nord-sud ed il portale duecentesco, caratterizzato dall’arco scolpito a motivi vegetali, costituiva l’ingresso principale sulla piazza omonima, ora sul lato lungo.
Successivamente venne costruita l’absidiola sul lato occidentale e creato un ulteriore ingresso sul vicolo. La muratura regolare e il profilo dei portali sono riconducibili alle novità costruttive dell’ordine Cistercense.
L’uso del peperino di Piperno si ritrova nel rosone quadrilobato, murato nella facciata, e in una bifora gotica che decora un vicino palazzo.
La chiesa, sconsacrata, sarà destinata ad auditorium.
Piazza ed Ex Convento di Santa Reparata
L’ex convento e l’adiacente chiesa di Santa Reparata, tuttora destinata al culto, sono ubicati nell’omonima piazza, punto di arrivo, perno logistico e distributivo del paese, caratterizzata dalla presenza di una fontana monumentale a coppa (G. Olivieri, XIX sec.).

L’edificio ha assunto la sua conformazione attuale come effetto di interventi di costruzione, demolizione e ristrutturazione succedutisi nel corso di almeno sette secoli. Soppresso il convento dei Frati Minori Conventuali nel 1873, la proprietà è passata al Comune che lo ha destinato prima a caserma dei carabinieri, successivamente a scuola elementare e dell’infanzia.
Nello stabile sono state ospitate nel tempo svariate altre funzioni, alcune ancora presenti.I vari ambienti riflettono le modifiche di cui sono stati oggetto nel corso del tempo; tra questi, degne di nota due gallerie voltate non accessibili al pubblico, che hanno mantenuto pressoché inalterate e visibili le caratteristiche costruttive originarie.
Chiesa di Santa Reparata
L’attuale aspetto della chiesa è settecentesco (1752), al suo interno è presente una tela di San Vito e la statua della Santa (XVII sec.) ed elementi architettonici della chiesa precedente (XV sec.) come un portale tardo gotico e alcune acquasantiere (XV-XVII sec.).